28/02 @ 14:24, Pandemia pretesto per un “great reset” che rischia di condannare milioni di imprese. Intervista a Marco Pizzuti, di… https://t.co/NTLEaAaGus
28/02 @ 14:23, Danni collaterali: gli effetti drammatici della pandemia (e dei lockdown) che non entrano nei bilanci ufficiali, di… https://t.co/gYkOgbWHRP
28/02 @ 14:22, Restaurazione globalista in atto: sarà “totalitaria”, o dovrà fare i conti con la realtà (e con i suoi avversari)?… https://t.co/iJKHgcR1n1
28/02 @ 10:16, Governo Draghi nel segno della continuità anche nell’abuso dei Dpcm, di Matteo Milanesi
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28/02 @ 10:15, “Imago Lux”, di Adriano Angelini Sut: il Male cammina in mezzo a noi, di Graziano Davoli
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28/02 @ 10:14, Russia e libertà di stampa: sui media Putin gioca in casa, ma non ha il monopolio del Quarto Potere, di Enzo Reale
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Essendomi davvero stancato del politically correct che ci viene propinato a tonnellate ogni giorno dai mass media, e in primo luogo dai social network, mi sento obbligato ad esporre alcune brevi considerazioni dove di politicamente corretto non v’è traccia. La voglia mi è cresciuta dentro constatando che la tendenza sta ormai prevalendo anche negli Stati…
Il Superbowl disputatosi recentemente mi ha fatto venire in mente un bellissimo film ambientato nel mondo del football americano: “Il sapore della vittoria – Uniti si vince”. Il protagonista è Herman Boone, interpretato da Denzel Washington, un allenatore afro-americano che deve guadagnarsi il rispetto della sua squadra, composta per la prima volta da bianchi e…
Sicché il presidente Biden dovrebbe essere l’uomo dell’unità e della riconciliazione nazionale? A parte il suo discorso inaugurale, tutt’altro che unificante (come ha analizzato Federico Punzi su queste colonne), la sua presidenza prende il via con una falsa partenza che già dice molto: la pagina Twitter dell’ambasciata Usa in Israele viene ribattezzata “Ambasciata statunitense di…
Non avrei mai pensato di dover scrivere queste cose. Dopo la provvidenziale pandemia del 2020, provvidenziale per alcuni poteri davvero forti che aspettavano un input per poter operare quello che il Times ha chiamato il Grande Reset dell’economia, eccoci alle prese con la più grande sfida che da qui in poi saremo costretti ad affrontare,…
Il vero corto circuito del mondo intero, non solo del mondo occidentale, sta nella frase dell’attaccante senegalese Demba Ba, in forza alla squadra turca del Basaksehir: “Perché ti riferisci alle persone di colore chiamandole ‘this black guy’, mentre per i bianchi non dici ‘this white guy’ ma solo ‘this guy’?”. L’accusato è il quarto uomo,…
Il dottor Tom Packer è Research Fellow presso l’Institute of the Americas, University College London, e Associate Fellow presso il Rothmere American Institute dell’Università di Oxford. È esperto di storia, elezioni e conservatorismo statunitense. Lo abbiamo intervistato per comprendere le differenze tra i due candidati alle elezioni presidenziali e il loro potenziale impatto sugli Stati…
Se l’America e tutti i Paesi occidentali sono razzisti, che senso potrebbe mai avere per un bianco fingersi nero? Non sarà che forse, almeno in determinati ambienti (culturali, politici e mediatici in primis), far parte di qualche minoranza, ben lungi dall’essere penalizzante o discriminante, possa portare tangibili benefici di carriera? Il grottesco episodio che ha…
Per il New York Times e per altri fini (de)pensatori, l’Nba (come la Nfl) avrebbe un problema di diversità. Ossia, traducendo dalla nonlingua politicamente corretta, un problema di razzismo. Se proprio volessimo adottare l’allucinato e discriminatorio punto di vista di chi ha sollevato la polemica, che ci siano disparità etnico-cromatiche nella pallacanestro professionistica americana è…
Più o meno cinque anni e mezzo fa, tutti erano Charlie. Più o meno per cinque minuti e mezzo. In questi giorni in Francia comincia il processo ai quattordici presunti fiancheggiatori dei terroristi che il 7 gennaio 2015 a Parigi assaltarono la redazione della rivista satirica Charlie Hebdo (uccidendo dodici persone tra cui il direttore…
Martin Luther King aveva un sogno. Per non rischiare di essere tacciati di appropriazione culturale, meglio limitarsi a custodire un timido auspicio: la flebile speranza che in una posizione di comando o di grande influenza arrivi al più presto una persona nera di buon senso capace di dire “ora basta”. Il tipo di pigmentazione della…