28/02 @ 14:24, Pandemia pretesto per un “great reset” che rischia di condannare milioni di imprese. Intervista a Marco Pizzuti, di… https://t.co/NTLEaAaGus
28/02 @ 14:23, Danni collaterali: gli effetti drammatici della pandemia (e dei lockdown) che non entrano nei bilanci ufficiali, di… https://t.co/gYkOgbWHRP
28/02 @ 14:22, Restaurazione globalista in atto: sarà “totalitaria”, o dovrà fare i conti con la realtà (e con i suoi avversari)?… https://t.co/iJKHgcR1n1
28/02 @ 10:16, Governo Draghi nel segno della continuità anche nell’abuso dei Dpcm, di Matteo Milanesi
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28/02 @ 10:15, “Imago Lux”, di Adriano Angelini Sut: il Male cammina in mezzo a noi, di Graziano Davoli
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28/02 @ 10:14, Russia e libertà di stampa: sui media Putin gioca in casa, ma non ha il monopolio del Quarto Potere, di Enzo Reale
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Il problema sono le conferenze stampa. Finché gli incontri diplomatici rimangono nelle chiuse stanze delle cancellerie, alla presenza dei traduttori e di qualche consigliere politico, le miserie dell’impreparazione e dell’improvvisazione risultano invisibili al grande pubblico. Quando però, con tutta l’intenzione, si sbatte il malcapitato ospite di turno in un’arena piena di giornalisti adeguatamente addomesticati dal…
L’Ue sembra aver deciso di tornare sulla terra, per gli interessi commerciali della gran parte degli Stati membri e il pragmatismo last-minute di Berlino: nessuno vuol morire per il Mercato Unico. Ma Parigi è furibonda e chiude il confine: fallo di frustrazione, o Macron può ancora bloccare tutto? L’Ue otterrebbe un accordo commerciale anomalo (aiuti…
Il Parlamento europeo ha approvato la bozza di un nuovo Regolamento detto “sullo Stato di diritto”, cui Polonia e Ungheria si sono opposte. Il Consiglio europeo ha approvato un compromesso, in forma di Dichiarazione interpretativa, dal quale Varsavia e Budapest hanno ottenuto ben 7 vantaggi. Ma vogliono andare di fronte alla Corte di Giustizia Europea,…
Macron vuole il mini-bilancio dell’Eurozona, il Recovery Fund, ma ha bisogno della riforma del Mes per togliere ogni alibi ai tedeschi. La pressione a ‘fare presto’ è, quindi, solo francese. Ma il prezzo che Parigi chiede a Roma di pagare è molto alto: il Nuovo Mes ci penalizza. L’Italia non è oggetto di una pressione…
Il contropiede francese ha un poco scombussolato la squadra tedesca, che si era esposta in avanti: proseguendo secondo il piano, Berlino otterrebbe sì di affondare il Recovery Fund, ma si troverebbe subito di fronte il contropiano francese di creare la mini-Ue. A fermarlo servirebbe una minoranza qualificata: non bastano i voti di Varsavia e Budapest,…
Prima l’uccisione a Parigi di un professore francese, Samuel Paty, colpevole di aver mostrato le vignette di Charlie Hebdo su Maometto in classe, poi l’attentato di Nizza ed infine quello di Vienna. Tre azioni terroristiche che, pur se in luoghi diversi, hanno tutte una sola matrice, quella islamista. Queste stragi, al di là dei responsabili…
Ne scannano tre dentro la cattedrale di Notre Dame a Nizza, tempio cristiano, somma provocazione al grido Allah Akbar, e le reazioni sono flebili, sono pelose: “Contro il fanatismo di qualsivoglia matrice”, proclama Mattarella. Tutti? Dal Vaticano, da Bergoglio arriva la solita non dichiarazione al limite dell’omertà, in cui si riesce a non considerare mai,…
Nell’ultimo attacco terroristico islamico in Francia, ultimo in ordine di tempo, un jihadista di origine tunisina ha decapitato tre fedeli cristiani a caso, nella cattedrale di Notre Dame di Nizza. Non passa neanche un’ora e inizia il giustificazionismo, voluto o involontario non si sa, visto che ormai è un riflesso condizionato: se i francesi subiscono…
“La Repubblica Decapitata” dice il sottotitolo del nuovo numero di Charlie Hebdo in edicola e Riss disegna le teste mozzate di diverse professioni, compresa quella del presidente della Repubblica. “Non ispirati da Dio, scrive Riss, solo miserabili esseri umani”… Un vero e proprio schiaffo al potere politico incapace di sconfiggere il male endemico del radicalismo…
Continua la scia di sangue legata alle caricature di Charlie Hebdo. Dopo il massacro alla redazione del 2015 e l’attacco di tre settimane fa ai giornalisti dell’agenzia Premières Lignes nella stessa strada dove prima sorgeva la redazione del quotidiano satirico, un altro abominevole assassinio nel cuore dell’Europa. Un professore di storia di un liceo di…