09/04 @ 18:37, Bruciato AstraZeneca, ma la colpa è dei giovani che saltano la fila. Draghi scaricabarile, come Conte, di Federico… https://t.co/r6A9M5i6cy
08/04 @ 19:40, Margaret Thatcher: la Lady di ferro che mise in pratica le ricette liberali nell’interesse dell’individuo e della n… https://t.co/IefK6Xl1Ni
08/04 @ 19:39, Mentre a Roma si chiacchiera ancora di AstraZeneca, a Londra vedono la luce in fondo al tunnel, di Nicholas Pellegr… https://t.co/dpGZOdoyLu
03/04 @ 11:59, Il caso Biot rafforza chi spinge per una politica anti-russa. Ma è nel nostro interesse? di Michele Marsonet
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03/04 @ 11:58, Recovery Fund sotto attacco/1: ecco perché è contrario ai Trattati Ue, di Musso
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01/04 @ 17:16, Se il coordinamento europeo non funziona… Draghi cercherà “altre strade”. Ma cosa vuol dire? di Musso
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L’antefatto – Il Conte 2 è perito in uno scontro che, su Atlantico Quotidiano, abbiamo descritto come fra Bettini e Renzi: fra chi dà priorità alla alleanza col 5 Stelle e chi agli ordini di Bruxelles. Abbiamo poi descritto come tale scontro avrebbe potuto risolversi con una nuova maggioranza europeista (“Ursula”) ed un nuovo primo…
Il problema sono le conferenze stampa. Finché gli incontri diplomatici rimangono nelle chiuse stanze delle cancellerie, alla presenza dei traduttori e di qualche consigliere politico, le miserie dell’impreparazione e dell’improvvisazione risultano invisibili al grande pubblico. Quando però, con tutta l’intenzione, si sbatte il malcapitato ospite di turno in un’arena piena di giornalisti adeguatamente addomesticati dal…
In molti ambienti desta sconcerto il fatto che Vladimir Putin intrattenga rapporti preferenziali con numerosi partiti europei che si definiscono tradizionalmente di “destra”, e tenda invece a snobbare – per usare un eufemismo – quelli di sinistra (o presunti tali). Lo stesso vale per la stampa. Per leggere commenti equilibrati, per esempio, ai tempi del…
Nel momento più difficile del ventennio putiniano, tra fermenti interni, difficoltà economiche e un crescente isolamento internazionale, la Russia trova una sponda nella sua tradizionale nemesi storica, la Germania. Una sponda non del tutto inattesa, a dire il vero, se si considera che poggia su un obiettivo comune per quanto motivato da premesse differenti, ovvero…
L’Ue sembra aver deciso di tornare sulla terra, per gli interessi commerciali della gran parte degli Stati membri e il pragmatismo last-minute di Berlino: nessuno vuol morire per il Mercato Unico. Ma Parigi è furibonda e chiude il confine: fallo di frustrazione, o Macron può ancora bloccare tutto? L’Ue otterrebbe un accordo commerciale anomalo (aiuti…
“Fare come in Russia”, dicevano i comunisti del secolo scorso. “Fare come in Germania”, predicano i loro eredi più o meno legittimi del 2020. Fare come in Germania, in che senso? Nel senso che la Merkel ha detto ancora una cosa che piace alla sinistra, che oggi non è più “apriamo le porte ai profughi…
L’Unione europea è lungi dall’essere una creatura del liberalismo economico, come pretende di convincerci una sovrarappresentata minoranza euro-liberista italiana, e lungi dall’essere un motore di “crescita smithiana”. L’Ue è invece un’arma geopolitica franco-tedesca, prodotto di una visione del mondo profondamente illiberale e paranoica, e retta da una nomenklatura troppo devota alla propria secolare ideologia per…
Macron vuole il mini-bilancio dell’Eurozona, il Recovery Fund, ma ha bisogno della riforma del Mes per togliere ogni alibi ai tedeschi. La pressione a ‘fare presto’ è, quindi, solo francese. Ma il prezzo che Parigi chiede a Roma di pagare è molto alto: il Nuovo Mes ci penalizza. L’Italia non è oggetto di una pressione…
Il contropiede francese ha un poco scombussolato la squadra tedesca, che si era esposta in avanti: proseguendo secondo il piano, Berlino otterrebbe sì di affondare il Recovery Fund, ma si troverebbe subito di fronte il contropiano francese di creare la mini-Ue. A fermarlo servirebbe una minoranza qualificata: non bastano i voti di Varsavia e Budapest,…
Due articoli molto diversi, dell’ex ministro Tria e della “principessa rossa” Reichlin svelano pezzi di realtà. Per entrambi i numeri di Gualtieri sono scritti sull’acqua, per entrambi solo Bce ci tiene a galla. Ma poi le prospettive divergono: Tria non sa bene in cosa sperare, Reichlin vuole furiosamente la Troika e, eventualmente, pure la ristrutturazione…