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Fascisti al governo? Forse, ma chi guarda a Salvini sbaglia bersaglio

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Si lamentano sempre, ma in realtà sono molto fortunati. Di chi stiamo parlando? Ma della sinistra italiana in tutte le sue sfumature che, è vero, non raccoglie più grandi consensi elettorali, tuttavia ha un nuovo nemico, bello fresco, contro il quale potersi scagliare e dimostrare ancora una certa vitalità. Quelli più “istituzionali” del Pd, i radical-chic con il cuore a sinistra e il portafoglio a destra, i professionisti del martirio come Roberto Saviano, i professionisti dell’antifascismo che insistono dopo più di settant’anni dalla caduta del vero fascismo, i cattolici stile Famiglia Cristiana, i cattocomunisti dell’era moderna… Qualche anno fa potevano riempire bocche, giornali e libri di strali contro il mafioso-piduista-pervertito Berlusconi ed ora, evviva, riescono a mantenersi occupati grazie alla battaglia contro il fascista-razzista-omofobo Matteo Salvini, il quale pare odori persino di zolfo.

A proposito della copertina di Famiglia Cristiana, occorre un breve approfondimento. Chi è credente, crede nel Bene ultraterreno, ma anche nell’esistenza del Male ultraterreno, quindi il settimanale paolino, che dovrebbe essere guidato, fino a prova contraria, da credenti, farebbe bene ad essere un po’ più prudente e a non banalizzare il Male in una piccola polemica politica. Sono cattolici faziosi e pure irresponsabili! Comunque, le varie sinistre succitate o se preferite, le Brigate Rolex, come le definisce brillantemente Daniele Capezzone, provano a rilanciare le loro carriere tramite Matteo Salvini, ma di fatto, demonizzandolo, lo rafforzano ancor più e probabilmente sbagliano pure obiettivo. Chi scrive detesta una buona parte delle idee salviniane – dall’adorazione per Vladimir Putin alla concezione di un mondo piuttosto chiuso, anche a livello commerciale e militare – ma francamente non vede nel ministro dell’interno, sebbene egli goda nell’avere molti nemici, un pericoloso fascista. Anzi, ritiene che la democrazia italiana, tenuta in piedi anche dalla Lega, gli consentirà sempre di criticare o avversare Matteo Salvini fin quanto vuole, senza il rischio di trovarsi la polizia politica sotto casa.

Semmai è qualcun altro, tra le forze di governo, che prova ad abbattere i pilastri della democrazia liberale con uscite abbastanza inquietanti. Beppe Grillo pensa che la democrazia sia superata, in pratica già da adesso, e Davide Casaleggio prevede che l’aula sorda e grigia di mussoliniana memoria, ovvero il Parlamento, in futuro non servirà più a nulla. La democrazia, intesa in senso generale, è sempre migliorabile, è un work in progress continuo, ma chiuderne le principali istituzioni, magari sostituendole con un manipolo di nominati, più dai capi che dal web, significa andare verso un qualcosa che non può essere libero e rappresentativo. Casaleggio junior non è un ministro del Governo Conte, ma influenza il M5S molto di più rispetto a Di Maio, Toninelli ed altri. Se le Brigate Rolex sono affamate di fascisti o parafascisti, vadano a cercarli fra i vertici, ufficiali ed ufficiosi, delle truppe pentastellate. Stranamente, ogni starnuto di Salvini provoca sempre ondate d’indignazione, ma le uscite, spesso pesanti e non banali, provenienti dalla ditta Grillo-Casaleggio & Associati, non turbano le sensibili coscienze di Saviano e dei paolini.

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