09/04 @ 18:37, Bruciato AstraZeneca, ma la colpa è dei giovani che saltano la fila. Draghi scaricabarile, come Conte, di Federico… https://t.co/r6A9M5i6cy
08/04 @ 19:40, Margaret Thatcher: la Lady di ferro che mise in pratica le ricette liberali nell’interesse dell’individuo e della n… https://t.co/IefK6Xl1Ni
08/04 @ 19:39, Mentre a Roma si chiacchiera ancora di AstraZeneca, a Londra vedono la luce in fondo al tunnel, di Nicholas Pellegr… https://t.co/dpGZOdoyLu
03/04 @ 11:59, Il caso Biot rafforza chi spinge per una politica anti-russa. Ma è nel nostro interesse? di Michele Marsonet
https://t.co/YP4I8M7DFQ
03/04 @ 11:58, Recovery Fund sotto attacco/1: ecco perché è contrario ai Trattati Ue, di Musso
https://t.co/JBPyyfMU0z
01/04 @ 17:16, Se il coordinamento europeo non funziona… Draghi cercherà “altre strade”. Ma cosa vuol dire? di Musso
https://t.co/z6ONs7Wdjh
Il 9 novembre 1989 fu un anno di liberazione; fu il trionfo di un sistema imperfetto ma rispettoso della dignità umana su un altro che ambiva alla perfezione facendo scempio delle più elementari norme di civiltà; fu l’epilogo del più tragico e grottesco esperimento totalitario mai concepito; fu una storia di vincitori e di sconfitti…
Nel bel mezzo della grande fuga, la DDR celebra il 7 ottobre il suo quarantesimo anniversario. Come se niente fosse, Honecker si gode la sfilata della gioventù comunista e proclama il radioso avvenire della Repubblica Democratica. Intanto, dietro le quinte si sta giocando un’altra partita. Gorbachev, invitato d’onore, arriva il giorno prima, ma fin dal…
Dopo l’annuncio del via libera per i rifugiati tedesco-orientali in Ungheria, il primo giorno varcano la frontiera più di 8.000 persone e tre giorni dopo sono già 40.000. La “grande fuga” è cominciata e giornalisti e televisioni da tutto il mondo accorrono alla frontiera per trasmettere la fine di un’epoca, in diretta. A Berlino Est…
I cittadini dell’Europa orientale votarono con i piedi. È un’espressione che ha fatto fortuna e che spiega esattamente cosa successe nelle settimane tra il maggio e il novembre di quel fatidico 1989. Torniamo al presente della nostra storia e proviamo a spiegare perché. La fine di Eric Honecker, del Muro di Berlino, della DDR e…
Oltre al concerto (vedi episodio precedente), in quel 1987 – sempre di fronte alla Porta di Brandeburgo – succede un’altra cosa importante. Un discorso. Ronald Reagan, quarantesimo presidente degli Stati Uniti, lo pronuncia nel pomeriggio del 12 giugno con il Muro sullo sfondo. Le guardie della DDR osservano dalle torrette con il cannocchiale, mentre una…
La storia delle fughe da Berlino Est meriterebbe un capitolo a parte: dalle più rudimentali a bordo di veicoli che tentano di sfondare il Muro, alle più sofisticate, con automobili o furgoni adattati per nascondere i candidati all’evasione, nel telaio o nel bagagliaio. Le più sconsiderate e disperate certamente i tentativi individuali, diurni o notturni,…
La costruzione del Muro si effettua in quattro fasi (chiamate “le quattro generazioni”). La prima consiste nella sostituzione del filo spinato con una barriera solida. Inizialmente si tratta di pannelli di cemento mischiato con ghiaia, che è quello che passa il convento all’epoca dei fatti. Contemporaneamente comincia la distruzione degli edifici in prossimità della linea…
Il 15 agosto comincia la costruzione del Muro vero e proprio, come previsto fin dall’inizio dell’operazione. Non sarà impresa facile né di corta durata (di fatto si prolungherà negli anni), ma i punti strategici sono assicurati fin da subito: piazze o vie ampie soprattutto. Fanno la loro comparsa due elementi che caratterizzeranno il panorama della…
In questa domenica di stupore e paura si consumano gli ultimi tentativi di fuga, prima che la consistenza della barriera li renda impraticabili. Riescono a passare il confine, approfittando dei varchi non ancora presidiati, alcune migliaia di persone, lasciandosi dietro beni materiali, ricordi e spesso famigliari che scelgono di rimanere, nonostante tutto. È di questi…
Mentre l’esercito si schiera su tutto il confine, in prossimità della Potsdamerplatz soldati e poliziotti si incaricano di svellere la pavimentazione e sollevare i binari della rete tranviaria. L’obiettivo è che, all’ora del risveglio, la circolazione in città risulti impraticabile secondo le norme anteriori. Nell’impossibilità di un controllo capillare immediato su tutti i punti di…